fbpx

Argomenti - Cartagine

Archeo In edicola

Archeo n. 430 – Dicembre 2020

In questo numero: Elamita; Domus dell'Aventino; Fenicia Malta; Prima del Profeta; SPECIALE Viaggio in Terrasanta
Editoriale - In una lettera dell’aprile 1819 indirizzata al pittore Friedrich Müller, Johann Wolfgang von Goethe esprime una convinzione divenuta – come spesso accade con le intuizioni dei spiriti sommi – luogo comune: «Si vede solo quello che si sa», scrive il poeta, specificando come «in realtà, si riconosca solo quello...

In edicola Monografia

Moloch – Il dio che mangiava i bambini

Archeo Monografie n. 40 – Dicembre 2020/Gennaio 2021 Presentazione: «L’ultima apparizione» Gli organizzatori della mostra «Carthago, il mito immortale» – allestita negli spazi del Parco archeologico del Colosseo fra l’autunno del 2019 e la primavera del 2020 – si proponevano di raccontare tutta la storia della grande antagonista di Roma, dall’impero sul Mediterraneo antico fino al persistere, in età moderna, di vecchi e falsi miti. Non pensavano certo di risvegliarne uno, di tali miti, mai sopito del tutto: quello della terribile divinità assetata di sangue umano, presunta destinataria di riti cruenti.Un certo scandalo e qualche polemica ha suscitato, in effetti, l’enorme ricostruzione dell’idolo Moloch del film Cabiria, che accoglieva i visitatori all’ingresso della mostra. Non è piaciuto il mostro bene in vista, prima delle sale con gli oltre 400 reperti in vetrina che, tra...

Monografia

Cartagine regina del Mediterraneo

Archeo Monografie n. 34 – Dicembre 2019/Gennaio 2020 Si dice che a Catone il Censore sia bastato un cesto di fichi per convincere i riottosi senatori romani della necessità di distruggere Cartagine. Fichi di Libia, venduti freschi al mercato cittadino. «La terra che li ha prodotti dista solo tre giorni di viaggio da Roma», diceva Catone al rientro da una missione diplomatica nella metropoli africana nel 150 a.C. Oggi basta un’ora di volo per fare il viaggio. Quindici minuti di taxi e ci si trova sulla Byrsa, quel colle che Elissa/Didone, profuga da Tiro, avrebbe comprato dai nativi per riposare con i suoi migranti: giusto quel tanto di terra che poteva essere contenuto da una pelle di bue (byrsa questo vuol dire, in greco), poi tagliata in strisce sottili, cosí da comprendere l’intera collina. Qui il panorama è unico al mondo: intorno s’ammirano le rovine della città che fu di...

Archeo

Archeo n. 417 – Novembre 2019

Editoriale Attualità di Poseidonia Da piú di vent’anni, ogni autunno Paestum si trasforma per qualche giorno da splendido e silenzioso luogo di ricerca e meditazione in un grande momento di incontri e commerci internazionali. L’antica città si anima, accoglie centinaia di oratori provenienti da ogni angolo del globo, riunisce in una reinventata piazza del mercato venditori che decantano la propria merce. Anche quest’anno – dal 14 al 17 novembre – si terrà la Borsa Mediterranea delTurismo Archeologico, giunta, grazie all’iniziativa del suo ideatore e instancabile promotore, Ugo Picarelli, alla sua 22esima edizione. E cosí, Paestum riapre le sue porte al mondo. Per chi non abbia ancora visitato questo luogo straordinario, dobbiamo ricordare che Paestum è una città greca su suolo italico come non se ne conoscono altre, la piú importante di tutti i centri urbani dei Greci in Occidente...

Luce sull'archeologia

Luce sull’archeologia – Edizione 2018

La raccolta integrale dei video di tutti gli appuntamenti dell’edizione 2018 della rassegna «Luce sull’Archeologia» al Teatro Argentina di Roma.

Il tema dell’edizione 2018 della rassegna era: «Roma e il Mediterraneo».

14 gennaio – Il viaggio di Enea

4 febbraio – Da mare a mare

18 febbraio – Roma e Annibale

8 aprile – Il lusso dall’oriente

15 aprile – Roma verso l’Egitto

22 aprile – Popoli del mare nel Mediterraneo antico

13 maggio – Matera lucana tra greci e romani

Monografia

Fenici – Un’epopea mediterranea

Archeo Monografie n. 31 – Aprile/Maggio 2019 Sin dall’antichità i Fenici suscitarono ammirazione incondizionata o malcelato disprezzo. Un’immagine ambigua, quella che abbiamo ereditato dai classici, all’origine dello stereotipo del commerciante subdolo e senza scrupoli, al contempo navigatore cosmopolita e portatore – insieme a beni di lusso – di conoscenza e cultura. L’ambivalenza del fenomeno «Fenici» è ben presente già negli autori greci: durante le gare celebrate in occasione del funerale di Patroclo, è lo stesso Achille a esaltare la magnificenza di un premio molto speciale, «un cratere d’argento sbalzato, che sei misure teneva e per bellezza vinceva ogni altro su tutta la terra e molto, perché l’avevano fatto con arte gli esperti Sidonii; genti fenicie l’avevan portato sul mare nebbioso» (Iliade XXIII 740); Sidones polydaidaloi – Sidoni dai molteplici talenti artistici – li chiama...