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Parchi archeologici d’Italia

Archeo Speciale n. 001/2020

Piccoli o grandi, visitati da milioni di turisti o sconosciuti ai piú, riccamente allestiti o appena segnalati, i Parchi Archeologici sono l’ultimo baluardo a difesa della bellezza.
Spesso ignota e a volte nemmeno voluta, la bellezza dei luoghi incontaminati, di paesaggi immoti da centinaia d’anni e ricchi di antiche vestigia, si diffonde come un candido aroma da Nord a Sud, da Est a Ovest, in tutta la Penisola. Un’essenza nascosta, che chiede soltanto di essere svelata, raccontata e, soprattutto, percepita.

Messe al bando le definizioni giuridiche e amministrative, emerge maestosa, quanto a volte inaspettata, la storia millenaria di una terra, l’Italia, che ha avuto un ruolo speciale nella diffusione dell’arte e della bellezza. E poco importa se questa è difesa ai sensi di una legge regionale o di un accordo tra lo Stato e gli Enti Locali. Il suo valore, storico e archeologico, è intrinseco e nessun orpello tipologico- stilistico-lessicale potrà mai modificarlo.

Ogni visita in un’area archeologica è una scoperta: dalle ben ricostruite capanne preistoriche sulle rive di antichi laghi alle rupi isolate dominate dai ruderi di vetuste architetture, dalle necropoli etrusche disseminate lungo le gole tufacee ai templi magno-greci. Tracce che la storia ha disseminato in maniera encomiabile e capillare sul territorio nazionale, senza soluzioni di continuità, quasi a voler comporre un unico e coerente insieme: il patrimonio. Che sia artistico…(Continua la lettura sulla Speciale in edicola!)

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