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In edicola Monografia

La grande razzia

Archeo Monografie n. 58 «I furti d’arte avvengono da sempre. O, almeno, da quando si è cominciato ad attribuire valore a un manufatto, a un dipinto, a un’opera nata dalla fantasia e dal talento creativo dell’uomo. Prima della nascita del mercato delle opere d’arte, ad attrarre erano essenzialmente la fattura dell’oggetto, il suo potere di seduzione, la sua magia, che inducevano a desiderarlo, a volerlo a ogni costo, fino al punto di rubarlo.

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Archeo n. 466 – Dicembre 2023

In questo numero: come ammirare l’originario splendore del Partenone? Volando a Nashville; a Roma, l’eccezionale scoperta del teatro di Nerone e tante altre notizie; Alain Schnapp e il rapporto delle società con le rovine; poi, torna la rubrica “Donne di potere”, con un focus su Maddalena; e, per “Archeologia e letteratura”, a tu per tu con Galla Placidia, romanzo di Lidia Storoni Mazzolani sulla figlia dell’imperatore Teodosio; uno speciale sulla protezione dei beni culturali, vittime collaterali delle guerre

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La Terra Santa al tempo di Gesù

Archeo monografie n. 57 - «La Palestina è una terra di molte tragedie e ci sentiamo di affermare, senza tema di essere considerati irriverenti, che tra queste tragedie figurano i turisti moderni. Solo pochi viaggiatori vi soggiornano sufficientemente a lungo per lanciare al Paese più di uno sguardo fugace. In genere vi fanno una puntata frettolosa e ritornano, qualcuno profondamente impressionato, altri disillusi, alcuni in preda a una sorta di dolorosa inquietudine».

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Archeo n. 465 – Novembre 2023

In questo numero: i Neandertal e il loro aspetto finora inesplorato dagli studi; ancora spazio all’archeologia subacquea, in questo caso per scoprire la nave carica di anfore ritrovata nella acque di Alonissos; nel Parco Archeologico di Bet Guvrin, per le nuove indagini sulle prime comunità cristiane in Terra Santa; le nuove sezioni del Classis Ravenna-Museo della città e del territorio; prosegue la rubrica Archeologia e letteratura; e uno speciale imperdibile sui giochi gladiatori, per secoli uno degli svaghi più apprezzati dal popolo romano

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Archeo n. 464 – Ottobre 2023

Editoriale Estratto da Archeo n. 464 – Ottobre 2023 Il Maraya appare come un miraggio. I 9740 metri quadrati di superficie a specchi di questo incredibile edificio a forma di cubo non sembrano avere altra funzione che riflettere la storia geologica del luogo, racchiusa nelle monumentali rocce scolpite dal vento nel corso di centinaia di milioni di anni.Siamo nel deserto intorno all’oasi di AlUla, nel Nord-Ovest dell’Arabia Saudita, a 400 km da Medina, seconda – per importanza – città santa dell’Islam. Isolato e quasi invisibile, il Maraya («specchio» in arabo) è uno stupefacente esempio di Land Art, la cui soluzione architettonica, sommamente rispettosa di un contesto paesaggistico dominato da immense sculture naturali, era l’unica possibile.Dietro la facciata riflettente del Maraya si nascondono una sala da concerto e un centro congressi. Qui, lo scorso settembre, si...