Un diario di viaggio trentennale nelle terre dell’Egitto Centrale, lontano dai percorsi turistici, volto alla documentazione di una vera terra incognita preclusa, spesso, agli stessi studiosi, una guida scientifica ma anche un racconto di emozioni, incontri, riflessioni
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Scrive Stefano Monti nella Premessa che questo volume, scritto con Carolina Megale, «non è un libro di archeologia, è un libro di “archeologia contemporanea”»: un’asserzione che può, sulle prime, disorientare e indurre il lettore a chiedersi che cosa possa intendersi per archeologia «contemporanea», ma che trova la sua giustificazione quando si passa alla trattazione vera e propria del tema prescelto dagli autori. Che, in estrema sintesi, è quello della collocazione professionale dell’archeologo e, soprattutto, dei passi che deve intraprendere per poter operare. In questo senso si fa perciò più comprensibile il concetto della contemporaneità, dal momento che, rispetto a un passato ancora recente, lo scenario in cui si trova a muoversi chiunque ambisca a lavorare nel mondo dei beni culturali è notevolmente mutato, per effetto di nuove normative e riforme.
Presentazione del libro "Terre etrusche. La scoperta di un popolo"
In questo numero: qual è stato l'ultimo pasto dell’Uomo di Tollund?; la Fibula Prenestina e la sua storia, oggi divenuta romanzo; i greci di età arcaica e ellenistica: veri creatori di un canone estetico; al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma per raccontare l’avvento dei Longobardi in Maremma; la storia di Stanisław Kostka Potocki, tra i tanti visitatori europei dell’Italia nell’epoca del Grand Tour; a Basilea la mostra dedicata al rapporto tra l’uomo antico e l’«alterità» animale
In questo numero: il Mitreo di Marino decorato da pitture di straordinaria bellezza è stato da poco reso nuovamente accessibile; a Noceto apre il museo dedicato alla spettacolare vasca votiva; torna in Italia una lastra di Cerveteri. Scopriamo chi è il giovane raffigurato; il programma completo della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico; ricordando la storia, la civiltà e il patrimonio monumentale e archeologico dell'Afghanistan
Come titolo e sottotitolo lasciano intuire, quest’opera scritta a quattro mani da Alberto Cazzella e Giulia Recchia ripercorre vicende comprese in un orizzonte cronologico cruciale per la storia del genere umano.
C’è piú passione che polvere in questa storia dell’archeologia narrata da Luigi Malnati. Il quale, con un approccio quasi «stratigrafico», offre una rassegna puntuale e sistematica di una vicenda ormai plurisecolare. L’autore prende infatti le mosse dai primordi della disciplina, quando, in realtà, ancora non si poteva definirla in questi termini, dal momento che i primi approcci ebbero carattere squisitamente antiquario e, sul campo, si tradussero in cacce al tesoro condotte senza alcun, almeno larvato, criterio scientifico
Il volume, di taglio specialistico, riprende e sviluppa il lavoro svolto dall’autore per il proprio dottorato di ricerca e offre un quadro analitico delle presenze archeologiche attestate in una vasta porzione del suburbio romano. Si tratta infatti di circa
A poco piú di dieci anni dalla prima edizione, torna in libreria Le necropoli vaticane, opera, riccamente illustrata, che descrive un complesso archeologico di primaria importanza. Nel sottosuolo dell’odierna Città del Vaticano si conserva infatti
In questo numero: Elamita; Domus dell'Aventino; Fenicia Malta; Prima del Profeta; SPECIALE Viaggio in Terrasanta
Editoriale - In una lettera dell’aprile 1819 indirizzata al pittore Friedrich Müller, Johann Wolfgang von Goethe esprime una convinzione divenuta – come spesso accade con le intuizioni dei spiriti sommi – luogo comune: «Si vede solo quello che si sa», scrive il poeta, specificando come «in realtà, si riconosca solo quello...