Archeo Monografie n. 58 «I furti d’arte avvengono da sempre. O, almeno, da quando si è cominciato ad attribuire valore a un manufatto, a un dipinto, a un’opera nata dalla fantasia e dal talento creativo dell’uomo. Prima della nascita del mercato delle opere d’arte, ad attrarre erano essenzialmente la fattura dell’oggetto, il suo potere di seduzione, la sua magia, che inducevano a desiderarlo, a volerlo a ogni costo, fino al punto di rubarlo.
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Archeo monografie n. 57 - «La Palestina è una terra di molte tragedie e ci sentiamo di affermare, senza tema di essere considerati irriverenti, che tra queste tragedie figurano i turisti moderni. Solo pochi viaggiatori vi soggiornano sufficientemente a lungo per lanciare al Paese più di uno sguardo fugace. In genere vi fanno una puntata frettolosa e ritornano, qualcuno profondamente impressionato, altri disillusi, alcuni in preda a una sorta di dolorosa inquietudine».
Archeo monografie n. 56 - Il supporto che storicamente la Farnesina offre alle Missioni italiane all’estero si fonda sulla convinzione che esse costituiscano non solo una lodevole espressione dell’eccellenza italiana, ma anche un potente strumento di diplomazia pubblica, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio storico e archeologico dei Paesi partner, al sostegno della cooperazione scientifica e socioculturale, nonché al mantenimento di relazioni basate sul dialogo e la salvaguardia della pace.
Archeo monografie n. 55 - Non esiste Paese europeo, mediterraneo e anche vicino-orientale, in grado di competere con la Turchia per diversità e ricchezza delle civiltà che in quella terra tra Asia e Mediterraneo si sono succedute, lasciando del loro passaggio testimonianze splendide e magnificamente conservatesi fino ai giorni nostri: Ittiti, Urartei, Frigi, Lidi, Lici, Greci e Romani, Bizantini, Selgiuchidi e Ottomani... vi sono poi le vestigia, misteriose e in larga parte ancora da scoprire e comprendere, emerse per la prima
Con l’istituzione del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia (PACT), nel 2021, il Ministero della Cultura ha dato nuova consistenza al sito UNESCO «Necropoli etrusche di Cerveteri e Tarquinia», iscritto dal 2004 nella World Heritage List
Archeo monografie n. 53 - Febbraio/Marzo 2023 Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oggi noto con l’acronimo MANN, è una delle più importanti istituzioni del genere a livello internazionale. Il grande edificio settecentesco costudisce più di 250 000 reperti relativi, in massima parte, al periodo romano, ma anche greco, egizio, vicino-orientale, pre e protostorico. Un tesoro immenso di cui è esposta soltanto una minima parte, circa il 10%, distribuita su una superficie di quasi 13 000 metri quadrati.
Archeo monografie n. 52 - Dicembre/Gennaio 2022-23 Dopo l’assassinio di suo padre adottivo, Giulio Cesare, alle idi di marzo del 44 a.C. l’erede designato Ottaviano dovette subito calarsi nel suo ruolo. Aveva solo diciotto anni ma non si lasciò intimorire e cominciò a operare per divenire, in pochi anni, l’incontrastato signore di Roma.
Archeo monografie n. 51 - Ottobre/Novembre 2022 Nato da una delle più nobili famiglie capitoline, la gens iulia, Gaio Giulio Cesare si imponepresto per le sue brillanti capacità militari. Ma è dopo la morte del dittatore Silla che la sua carriera decolla: è l’inizio di una parabola destinata a fare del personaggio l’arbitro supremo.
Archeo monografie n. 50 - Agosto/Settembre 2022. «Questa monografia racconta la storia del più spettacolare ritrovamento di archeologia subacquea del Mediterraneo, nonché di uno dei più straordinari rinvenimenti dell’archeologia del Novecento tout court. Coordinate da due «addetti ai lavori» che vivono la loro professione con grande passione e competenza (Luigi Fozzati e Alessandra Ghelli), le pagine seguenti riuniscono le voci dei principali protagonisti che all’avventurosa riscoperta dei Bronzi rinvenuti al largo di Riace hanno dedicato anni di ricerche»
Archeo monografie n. 49 - Giugno/Luglio 2022. Introduzione: «razie alla sua posizione geografica e geopolitica durante il corso della storia, la Türkiye è stata la culla di numerose civiltà. Si è pertanto configurata come un museo a cielo aperto, con abbondanti tracce lasciate nel corso del tempo da questi insediamenti. Gli studi che mettono in luce il patrimonio culturale locale