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Archeo n. 463 – Settembre 2023

Editoriale

Estratto da Archeo n. 463 – Settembre 2023 Roma è una città complicata, e non solo per gli innumerevoli problemi che l’amministrazione di turno è chiamata a risolvere. La disposizione viaria, la stessa pianta della Città Eterna riflettono la storia edilizia di ben due millenni e molte delle strade moderne coincidono ancora con quelle antiche. L’urbanistica di Roma – almeno il vasto centro storico (il piú esteso del mondo) – si presenta come un insieme a prima vista incoerente, difficile da «leggere» per chi proviene da contesti urbani moderni o, anche, più «univoci» (come le stesse città di fondazione coloniale romana, progettate «a tavolino»).

Ora, agli occhi dell’eterno turista (tra cui il sottoscritto, che nella Città Eterna si è trasferito nel lontano 1975), quella complicazione ha, e avrà sempre, del meraviglioso. A districarsi in quel vero e proprio labirinto pluridimensionale (di tempi e di spazi) non bastano, d’altra parte, dedizione e buona volontà. Serve la guida di storici, storici dell’arte, archeologi. Senza di loro, anche il più volenteroso dei visitatori immancabilmente si perde.

Prendiamo l’esempio di quella strana, all’apparenza del tutto incongrua piazza ribassata, sulla quale si affaccia il principale teatro di Roma, «l’Argentina»: per decenni inaccessibile al pubblico, paradiso di un’antica colonia felina della città («un mio antenato ha conosciuto Giulio Cesare» recita lo slogan dell’associazione di volontari che se ne prende cura), continua a suscitare stupore (e smarrimento) nei migliaia di turisti che quotidianamente vi si accalcano per individuare – dietro la spinta di un passaparola globale – il luogo in cui, nel 44 a.C. fu assassinato il più celebre dittatore dell’antichità. Ebbene, oggi quell’area al centro di Roma, così importante e dalla storia – antica ma anche moderna – così complessa, è stata resa finalmente «decifrabile», grazie alla perizia degli archeologi della Sovrintendenza Capitolina e alla lungimirante generosità di un mecenate quale la Maison Bulgari. Ne parliamo nello Speciale di questo numero. (Continua la lettura sul numero di Archeo in edicola o abbonati!)

Andreas M. Steiner

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EDITORIALE
Una meravigliosa confusione
di Andreas M. Steiner

ATTUALITÀ
NOTIZIARO

ARCHEOLOGIA SUBACQUEA
Quel carico mai consegnato…

ALL’OMBRA DEL VULCANO
Alle pendici dei Monti Lattari
di Alessandra Randazzo

SCAVI
Nei dintorni di Cures
di Giampiero Galasso

FRONTE DEL PORTO
Tutto il Parco in un visore
di Alberto Tulli

IN DIRETTA DA VULCI
Bentornata!
di Carlo Casi

A TUTTO CAMPO
Le sfingi di Guadalupe
di Mara Sternini

MOSTRE
Un brindisi per Fufluns
di Carolina Megale

ARCHEOLOGIA SUBACQUEA
Un mare di vetro prezioso
a cura della redazione

INCONTRI
Da Rovereto uno sguardo attento sul futuro del passato
di Claudia Beretta e Alessandra Cattoi

MOSTRE
Per grazia ricevuta
di Laura Maria Michetti, Carla Tulini e Cristiana Zanasi

STORIA
Le santissime donne dell’Aventino
di Elena Bianca Di Gioia

MUSEI
Il senso di Władysław per l’antico
di Dorota Gorzelany

SPECIALE
Quell’area sacra all’ombra della torre
a cura della redazione, con un intervento di Claudio Parisi Presicce

RUBRICHE

TERRA, ACQUA, FUOCO, VENTO
Quando il vaso si fa bello
di Luciano Frazzoni

L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA
Alla fine dell’arcobaleno
di Francesca Ceci

LIBRI